alchimia, inquietante,circondata da tenebre e mistero, ovvero
ricerca avanzata di spiriti geniali?
un primo nome da ricordare, Aulo Cornelio Celso, 1° secolo,
autore di un libro fondamentale : De Medicina,
a cui un medico controverso,Philippus Aureolus Theophrastus
Bombastus von Hohenheim, 1492 - 1541, si è ispirato per assumere
il famoso soprannome Paracelso.
Paracelso, già figlio di medico, nato a Salisburgo, approfondisce
i suoi studi a Vienna, poi a Ferrara, è chirurgo militare, e ci sugge-
risce alcune conclusioni:
- il ciarlatano studia le malattie negli organi colpiti, dove non trova
altro che effetti già avvenuti, e rimane sempre un ignorante per
quello che riguarda le cause. il vero medico srudia le cause delle
malattie studiando l'uomo universale
- tutto è veleno, e nulla esiste senza veleno. solo la dose fa in modo
che il veleno non faccia effetto.
con questo Paracelso sosteneva che solo lo studio della natura
può aiutare a trovare la cura più idonea, applicando l'alchimia,
la cui traduzione letterale è riconducibile a pietra filosofale, per
l'estrazione , complessa, del principio vitale dalle piante.
domenica 10 marzo 2013
venerdì 8 marzo 2013
una bella fetta di polenta
in questo scorcio di fine inverno voglio fare una riflessione
su un prodotto tipico della stagione fredda, e non solo, nelle
vallate alpine, dove si riesce a riscaldare l'ambiente e lo
spirito con una bella polenta fumante.
ingrediente: farina di mais, che dopo la scoperta di Colombo
ha sostituito altri cereali locali.
con un apporto impor-
tante nell'alimentazione dei decenni passati, con un contenuto
predominante di amido.
Ma i torinesi conoscono un'altra fetta di polenta, curiosità che ci ha
lasciato Alessandro Antonelli, architetto in Torino e conosciuto per la
più famosa Mole Antonelliana ed altre realizzazioni.
su un prodotto tipico della stagione fredda, e non solo, nelle
vallate alpine, dove si riesce a riscaldare l'ambiente e lo
spirito con una bella polenta fumante.
ingrediente: farina di mais, che dopo la scoperta di Colombo
ha sostituito altri cereali locali.
con un apporto impor-
tante nell'alimentazione dei decenni passati, con un contenuto
predominante di amido.
Ma i torinesi conoscono un'altra fetta di polenta, curiosità che ci ha
lasciato Alessandro Antonelli, architetto in Torino e conosciuto per la
più famosa Mole Antonelliana ed altre realizzazioni.
utilizzando una piccolissiama porzione di terreno disponibile . e lasciata ai posteri.
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